iper- organizzato (ottimo il doppiaggio per altro) strumento di quei "poteri forti" che proprio nell'Italia di quell'epoca ricominciavano a mostrare il loro ghigno feroce,qui ben incarnato dal commerciante "faccendiere" Pollicut (Luigi Pistilli). C'è poi Pauline (Vonetta McGee - che troveremo poi in vari film blaxploitation),vedova di un fuorilegge che vivrà un breve ma intenso amore con Silenzio - caso raro - o forse unico - di un personaggio di colore co protagonista in un western italiano (ma per l'epoca il discorso vale per il western tout-court - genere storicamente a prevalenza bianca). La storia prende le mosse dalla contrapposizione - in uno sperduto paese dello Utah - tra un gruppo di bounty killer ed uno di cosidetti fuorilegge che in realtà non sono altro che dei poveracci che non sanno come tirare avanti. I bounty killer hanno vita facile e guadagnano bene consegnando i ricercati dopo averli uccisi. Silenzio però non è un ricercato ma i cacciatori di taglie gli sono probabilmente antipatici perchè ne ammazza dei bei gruppetti dopo averli provocati e usando - in definitiva - la scusante della legittima difesa. In paese arriva però un nuovo sceriffo col compito di calmare la situazione fino al momento in cui entrerà in vigore un'amnistia. Nel frattempo Silenzio viene ingaggiato da Pauline per uccidere Tigrero - il più feroce tra i bounty killer - che ha ucciso suo marito,non solo perchè ricercato ma anche per assecondare le brame sessualinei confronti della vedova del ricco Pollicut ,vero e proprio padrone della città ed "eminenza grigia" dietro Tigrero ed il gruppo dei bounty killers. Uno dei motivi che rendono unico questo film è poi il finale - vero e proprio calcio nelle palle dello spettatore - imposto da Corbucci in extremis,contro quello originariamente previsto in sceneggiatura (una sorta di lieto fine,girato ma poi non usato - giustamente perchè avrebbe fatto la differenza tra un buon film che sarebbe comunque stato e il capolavoro che invece è risultato). La sproporzione tra le forze in campo non viene ribaltata da un gesto di eroismo finale - l'impossibile non accade - l'eroe ci prova,ma si sta suicidando e lo sa bene - non può contare su nessun aiuto,la promessa di uno scontro leale è palesemente falsa - lo sceriffo,la parte migliore dell'ordine costituito è già un cadavere nella neve. Non poteva che finire così - la giustizia è sconfitta e saranno i corrotti di oggi, spalleggiati da numerosi uomini armati, a costruire il paese del domani. Come sempre accade con lo spaghetti western le storie hanno un valore universale ma chissà com'è pare che guardino proprio al belpaese nel tirare le somme. Parlavo poi di una sorta di manifesto ideologico del genere e lo ribadisco: solo che a differenza di "vamos a matar companeros" o dei film di Sollima qui si fatica a trovare un invito a fare la rivoluzione, c'è piuttosto una sorta di inconscia preveggenza sul come andrà a finire.
Vonetta Mc Gee
Vonetta - in piena blaxploitation
Il fumetto "Durango" di Yves Swolfs - palesemente
ispirato ad atmosfere e personaggi del grande silenzio
IL MAGNANI dice: 9
http://sleazy-listening.blogspot.it/2009/08/ennio-morricone-il-grande-silenzio-1968.html
RispondiEliminaper chi volesse sukarsi l'intera soundtrack