Quest'oggi propongo un excursus tra alcune canzoni che possono - a mio parere - segnare la linea di confine tra infanzia ed età adulta. Canzoni che marchiano a fuoco gli ultimi anni '80 spingendosi fin quasi a tutti i '90. Una linea d'ombra che delinea tutto il grande territorio (selvaggio e primitivo) che sta tra preadolescenza e postadolescenza ma che chiamare solo adolescenza sarebbe sbagliato e "tecnicistico". Un territorio dove un erotismo acerbo ma senza freni va a confondersi con aspettative sentimentali certamente esagerate; dove ogni pulsione politica DEVE avere connotati rivoluzionari, dove la morale comune DEVE essere ridiscussa. I pezzi che propongo sono stati grandi successi, anzi i più grandi successi di carriere musicali che - pur di tutto rispetto - non hanno mai più incontrato i favori di un pubblico così vasto. A parte questo non c'è un filo conduttore a parte quello di essere stati (talvolta volendo - talvolta nolendo) tormentoni ben presenti nel mio cervello - in un lungo periodo della mia vita in cui tentavo volontariamente di ammalarmi della sindrome di Peter Pan. Pensavo e penso che potesse essere un antidoto contro altre patologie ben più gravi.
Alannah inciderà alcuni altri album tutti orientati sul rock mainstream di buona fattura (almeno sulla fiducia - non li ho mai ascoltati in realtà) e duetterà anche con Zucchero (questa non la considero una bella cosa ma tant'è...). Ad oggi è ancora una bellissima donna (si trovano varie foto in rete) e porta benissimo anche i capelli bianchi.
Prostituzione d'alto bordo e provocazioni di matrice teatrale. Lady gaga glie fa na pippa. Decisamente avanti sui tempi.
Tra i pezzi scelti è quello ad oggi più trasmesso dalle radio. Oltre al primo album la band di Linda Perry ha pubblicato solo un live (peraltro registrato in Italia). Linda ha poi avviato una carriera solista,anche come autrice per altri - ma francamente chissenefrega. What's up era una canzone che - come la nuvola di Fantozzi - pareva seguirmi - ogni volta che svicolavo dal tragitto casa-scuola.
il fatto che fosse la sigla d'apertura di "Dawson's creeck" spiega già tutto. Le prime due stagioni del telefilm ideato da Kevin Williamson erano un vero e proprio "sussidiario illustrato della giovinezza" (per citare i Baustelle). Dopo diventerà una mezza merda seppur sempre nobilitato dalla presenza di Michelle Williams.
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