charlotte gainsbourg - heaven can't wait
Eccheccazzo...il caldo quest'anno ,per intenso che sia stato , è durato poco. La malinconia prende il sopravvento, anche se in realtà non solo e non tanto per fattori climatici. Le tanto enfatizzate primavere arabe lasciano il posto alle forze reazionarie, integraliste o militariste che siano, mentre venti di guerra spirano impetuosi (ma una guerra contro chi ? - a favore di cosa ? condotta come ? - di certo c'è solo l'uso dei droni, o chissà magari di qualche F35 malfunzionante). E noi - nel nostro piccolo - ad assistere all'agonia di un paese - ostaggio di un delinquente e sottoposto alla tortura delle "larghe intese" e - purtroppo - sempre più anestetizzato dall'ignavia e dall'ignoranza di chi lo abita - gli "italiani veri" molto solerti a lamentarsi degli immigrati ma assai lenti di comprendonio per tutto quanto il resto. Un "volgo disperso" di manzoniana memoria , di coltivatori del proprio orticello, di schaivi felici. E con questo dove voglio arrivare ? Da nessuna parte in effetti, se non ad avere la scusa per recuperare un po di recente memoria musicale e,magari, tirarmi su il morale.
Charlotte Gainsbourg non è solo l'ottima attrice e bellissima donna che conosciamo (oltre ad essere figlia di cotanti genitori) ma è anche una cantante (5:55, il suo primo album l'ho trovato molto buono) il cui pezzo più noto è certamente "heaven can't wait" in collaborazione con Beck, dotato di un bel video, diretto da Keith Schofield.
I Pulp sono quasi una mia ossessione e per chi li ama non c'è bisogno di troppi commenti. Emersi per il grande pubblico in piena esplosione brit pop( ma con molti album già all'attivo), in realtà con quell'efimero fenomeno avevano poco a che fare. O meglio, forse qualcosa si, ma anche qualcosa con la new wave, col glam (parecchio), con lo shoegaze, con l'indie pop malinconico tra Smiths e Sarah records. E - perchè no - col pop più tamarro e commerciale. Che tanto non abbiamo niente da dimostrare.
da Scott Walker)
"Further complications" - pezzo decisamente "rock")
Non so poi molto di Pascal Comelade, se non che è un musicista Catalano in attività da parecchi anni, specializzato in pianoforti e tastiere giocattolo, protagonista di numerosi duetti, immagino possa piacere a chi stravede per Vinicio Capossela (col quale ha anche collaborato, in un brano di "Canzoni a manovella"). Qui lo ascoltiamo con P.J. Harvey.
Pascal Comelade |
E chiudiamo con le "Dum dum girls" , autrici di due piacevoli album su Sub Pop, più diversi ep (ne conto almeno tre, ma potrei essermi perso qualcosa). Non starò certo a dire che sono un gruppo fondamentale o che hanno inventato qualcosa di nuovo. Certo però sanno rinverdire la tradizione di un "girl pop" che ,se da un lato guarda al fenomeno riot grll, dall'altro è debitore - forse ancor di più - dello shoegaze.Realizzando - cosa questa che fa la differenza - pezzi assai freschi e piacevoli. "Catholicked" è preso dal loro primo ep (del 2008, uscito prima per una piccolissima etichetta e poi rieditato dalla Sub Pop).
Dum Dum Girls |
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