STALIN
Non
ricordo perché –
sono
ospite in casa di mio fratello –
a
Ravenna,quasi in centro –
dipingo
di lacrime la foto di una ragazza che non ricordo veramente –
eppure
mi manca.
Mi
guardo allo specchio
e
ho la stessa faccia di Stalin nei vecchi poster
in
+ non ho il corpo –
mi
giro di scatto
e
il vecchio Iosif Vissarionovič mi guarda,
quasi
sorride,
appeso
al muro.
Per
un attimo ho pensato di essere Stalin.
Ma
poi ho ricordato che non esisto.
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