Un breve excursus - tra il faceto e il facetissimo - a cavallo degli anni '70 e '80. Per rivivere morbosi turbamenti e fughe in avanti. Consigliato l'ascolto dei pezzi previa consumazione di birra scura molto alcolica e/o droghe leggere.
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martedì 26 giugno 2012
A little exihibition of guilty pleasures/1
Un breve excursus - tra il faceto e il facetissimo - a cavallo degli anni '70 e '80. Per rivivere morbosi turbamenti e fughe in avanti. Consigliato l'ascolto dei pezzi previa consumazione di birra scura molto alcolica e/o droghe leggere.
domenica 24 giugno 2012
monsieur de Lapalisse (a.k.a. der professor dogboy) - Fatty soldiers
http://soundcloud.com/omar-magnani/fatty-soldiers
IL pezzo è scaricabile a questo link. Se qualcuno ne avesse voglia sono gradite opinioni in merito. Anche insulti naturalmente.
http://soundcloud.com/omar-magnani/walk-away
Ma c'è anche questo ! Accidenti che cosa meravigliosa !
Sono solo versioni "in progress" - quelle definitive saranno sull'album.
http://soundcloud.com/omar-magnani/everybody-knows-the-truth-but
Beh - se hai fatto 30 adesso fai 31. Butta via i tuoi dischi di Emma Marrone,Loredana Errore e Antonella Lo Coco - il professor Dogboy conosce la via della salvezza !
SAVE YOUR SOUL MOTHERFUCKER !
venerdì 22 giugno 2012
P(o)etando/1
STALIN
Non
ricordo perché –
sono
ospite in casa di mio fratello –
a
Ravenna,quasi in centro –
dipingo
di lacrime la foto di una ragazza che non ricordo veramente –
eppure
mi manca.
Mi
guardo allo specchio
e
ho la stessa faccia di Stalin nei vecchi poster
in
+ non ho il corpo –
mi
giro di scatto
e
il vecchio Iosif Vissarionovič mi guarda,
quasi
sorride,
appeso
al muro.
Per
un attimo ho pensato di essere Stalin.
Ma
poi ho ricordato che non esisto.
venerdì 15 giugno 2012
oh yeah - it's fucking vintage/2 - Creepy & Eerie
cover di Frank Frazetta
Breve excursus grafico tre le mitiche riviste horror della Warren comics che hanno furoreggiato negli anni '60 e '70. Nelle loro pagine tante brevi e divertenti storie horror presentate dallo zio tibia (uncle creep) o dal cugino Astragalo. Storie molto spesso scritte da Archie Goodwin e disegni di grandissimi autori tra cui: Frank Frazetta (soprattutto copertine),Gray Morrow,Gene Colan,Al Williamson,Steve Ditko. Nella ristampa del primo volume di "Eerie" (contiene i primi 5 numeri della rivista; è pubblicato dalla Dark Horse e comma 22 per l'edizione italiana) sono rimasto particolarmente colpito dalle tavole del grande Gene Colan - da sempre uno dei miei disegnatori marvel preferiti - qui ancor più libero di sperimentare la più piena libertà nella composizione della pagina e dell'inquadratura - il tutto in una bellissima mezzatinta.
Della riedizione Dark Horse in italia sono stati tradotti i primi 2 volumi di "Creepy" (comprendenti i primi 10 numeri della rivista) da Planeta deAgostini (editore che attualmente non pubblica più niente - speriamo che la riedizione sia proseguita da qualcun'altro) e il primo "Eerie" da comma 22. Le ristampe sono complete della posta e delle divertenti pubblicità d'epoca (in cui si vendevano soprattutto gadget legati al mondo dell' horror ma anche piante carnivore e persino piccole scimmie - non scimmie di mare ma scimmie vere e proprie).
copertina usata per il primo volume della recente ristampa
tavola di Gray Morrow |
2 splendide tavole di Gene Colan |
Della riedizione Dark Horse in italia sono stati tradotti i primi 2 volumi di "Creepy" (comprendenti i primi 10 numeri della rivista) da Planeta deAgostini (editore che attualmente non pubblica più niente - speriamo che la riedizione sia proseguita da qualcun'altro) e il primo "Eerie" da comma 22. Le ristampe sono complete della posta e delle divertenti pubblicità d'epoca (in cui si vendevano soprattutto gadget legati al mondo dell' horror ma anche piante carnivore e persino piccole scimmie - non scimmie di mare ma scimmie vere e proprie).
mercoledì 13 giugno 2012
Al tropico del cancro - Mulargia e Lomi/1972
Gli anni '70 (ma a titolo diverso anche i '60 e gli '80) sono stati attraversati con fasi più o meno pronunciate da pellicole in cui il concetto di "esotico" costituisce forse l'elemento fondamentale. C'è,a ben guardare,un trait d'union non indifferente - e rappresentato in definitiva dal carattere di assoluta protagonista rivestito dall'ambientazione tropicale o equatoriale - in numerose pellicole: dai mondo movie fino ai film d'avventura ultracitazionisti sulla falsariga di "indiana jones". In particolare il film di Mulargia e Lomi si inserisce nell'ambito del cosiddetto "erotico - esotico" - un sottofilone che comprende anche,ad esempio,varie pellicole di Piero Vivarelli (come "il dio serpente" o "il decamerone nero"),Luigi Scattini,Joe D'Amato (tutto il ciclo di Emanuelle nera è tranquillamente riconducibile al filone) fino a peculiari estremizzazioni come "bestialità" del misterioso Peter Skerl.
Nel "tropico del cancro" troviamo alcuni ingredienti imprescindibili del genere: una coppia in crisi in vacanza in un luogo esotico (Haiti,in questo caso),l'attrazione sessuale interrazziale, un'ambigua atmosfera di magia latente (i riti voodoo,che i titoli di coda vantano essere ripresi dal vero - ma quello che esce dal toro sacrificato è visibilmente passata di pomodoro) e, soprattutto,un atmosfera di rilassatezza,di giorni che - per dirla col poeta - "passano pigri" e in cui le maglie della morale sessuale inevitabilmente si allargano - mostrando in controluce la natura puramente convenzionale ed ipocrita dei tabù che la società occidentale dà per immutabile. La rappresentazione della crisi di coppia in questo caso nasconde la caccia ad una formula chimica segreta (una imprecisata nuova droga - dagli effetti letali come si scopre verso la fine) che scatena una vera e propria guerra di spie sull'isola. La protagonista (Anita Stindberg) intanto - ignara di tutto - cerca di recuperare un rapporto col marito (anche lui in realtà a caccia della formula - aprofittando di un vecchio rapporto di amicizia col lo stesso inventore del pericoloso composto) ma anche di documentarsi sui riti voodoo sviluppando al contempo un'attrazione sessuale (consumata unicamente in una visione surreale indotta da un allucinogeno) verso un ragazzo di colore del luogo e verso lo stesso dottor Willliams scopritore dell'agognato composto chimico. Tra le cose notevoli del film troviamo appunto la visione psichedelica di cui è vittima la protagonista,la rappresentazione sudata e carnale dei riti voodoo e la caratterizzazione di alcuni comprimari in specialmodo il grasso omossessuale Peacock (Alfio Nicolosi) che in realtà si rivelerà poi molto meno pericoloso di ciò che sembrava. In definitiva ci troviamo davanti ad uno spy movie sui generis con l'erotismo presente soprattutto a livello mentale ed in cui la noia e qualche confusione nella trama appaiono persino un valore aggiunto - come il ricordo alcolico di un'estate ormai lontana.
Notevole e affascinante Anita Strindberg. Score del grande Piero Umiliani.
IL MAGNANI dice: 6/7
Anita Strindberg in un primo piano ed in un'immagine
della scena dell'allucinazione
Un'ultima annotazione per consigliare la visione di "verso il sud" ,bel film di Laurent Cantet (regista di cui solitamente vengono esaltati i film peggiori - tipo "la classe" o " a tempo pieno" e poco cacati i migliori come "risorse umane" o quello di cui stiamo parlando), con Charlotte Rampling. Sorta di reinterpretazione autoriale del filone erotico-esotico di cui riprende l'atmosfera indolente accentuando la rappresentazione di un'umanità che - raccontandosi felice - si scopre disperata (in specie di tratta di turismo sessuale però al femminile).
Nel "tropico del cancro" troviamo alcuni ingredienti imprescindibili del genere: una coppia in crisi in vacanza in un luogo esotico (Haiti,in questo caso),l'attrazione sessuale interrazziale, un'ambigua atmosfera di magia latente (i riti voodoo,che i titoli di coda vantano essere ripresi dal vero - ma quello che esce dal toro sacrificato è visibilmente passata di pomodoro) e, soprattutto,un atmosfera di rilassatezza,di giorni che - per dirla col poeta - "passano pigri" e in cui le maglie della morale sessuale inevitabilmente si allargano - mostrando in controluce la natura puramente convenzionale ed ipocrita dei tabù che la società occidentale dà per immutabile. La rappresentazione della crisi di coppia in questo caso nasconde la caccia ad una formula chimica segreta (una imprecisata nuova droga - dagli effetti letali come si scopre verso la fine) che scatena una vera e propria guerra di spie sull'isola. La protagonista (Anita Stindberg) intanto - ignara di tutto - cerca di recuperare un rapporto col marito (anche lui in realtà a caccia della formula - aprofittando di un vecchio rapporto di amicizia col lo stesso inventore del pericoloso composto) ma anche di documentarsi sui riti voodoo sviluppando al contempo un'attrazione sessuale (consumata unicamente in una visione surreale indotta da un allucinogeno) verso un ragazzo di colore del luogo e verso lo stesso dottor Willliams scopritore dell'agognato composto chimico. Tra le cose notevoli del film troviamo appunto la visione psichedelica di cui è vittima la protagonista,la rappresentazione sudata e carnale dei riti voodoo e la caratterizzazione di alcuni comprimari in specialmodo il grasso omossessuale Peacock (Alfio Nicolosi) che in realtà si rivelerà poi molto meno pericoloso di ciò che sembrava. In definitiva ci troviamo davanti ad uno spy movie sui generis con l'erotismo presente soprattutto a livello mentale ed in cui la noia e qualche confusione nella trama appaiono persino un valore aggiunto - come il ricordo alcolico di un'estate ormai lontana.
Notevole e affascinante Anita Strindberg. Score del grande Piero Umiliani.
IL MAGNANI dice: 6/7
della scena dell'allucinazione
Un'ultima annotazione per consigliare la visione di "verso il sud" ,bel film di Laurent Cantet (regista di cui solitamente vengono esaltati i film peggiori - tipo "la classe" o " a tempo pieno" e poco cacati i migliori come "risorse umane" o quello di cui stiamo parlando), con Charlotte Rampling. Sorta di reinterpretazione autoriale del filone erotico-esotico di cui riprende l'atmosfera indolente accentuando la rappresentazione di un'umanità che - raccontandosi felice - si scopre disperata (in specie di tratta di turismo sessuale però al femminile).
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