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sabato 22 dicembre 2018

It's Christmas Time Again!

Una piccola annotazione (seria): che siate cristiani, pagani, atei o agnostici (come me); se davvero siete convinti della magia del Natale e della sua importanza (io ho qualche dubbio, ma un po' ne sento il fascino - se faccio qualche sforzo di estraniamento) allontanatevi dai centri (urbani e - soprattutto - commerciali) e vivete queste giorni con allegra semplicità magari in compagnia di qualcuno a cui volete bene . Tutto il resto sono solo 'auguri anche a te e famiglia' , rutti , scoregge e infine badilate di merda. Ciò precisato posso anche augurarvi buon natale.

In ritardo come sempre

Quest'anno il trenino te lo fai portare da qualcun'altro

Ecco: vediamo di capirci

Anche i marziani hanno diritto al natale

Green Christmas (ottimo regalo in ogni caso)

Tra i vari effetti negativi del cambiamento climatico



Natale ai tempi di Trump e Salvini (che se ne andassero affanculo)

giovedì 13 dicembre 2018

It's Christmas time again!

Qualcuno lo vorrebbe ricevere la notte di Natale? Io passo

Questa la riceverei più volentieri per quanto non sia molto rassicurante (si lo so che il coniglio è più pasquale ma fa lo stesso)

il vero volto di babbo natale

Un piccolo omaggio a Chucky e consorte

Tanto lo sapevamo...

La mia letterina da parecchi anni  a questa parte .
Comunque sia a Natale è bene che trionfi il cattivo gusto, l'eccesso alimentare, il rutto ed il peto. E comunque i regali facevano schifo (possiamo anche dirlo in anticipo...ma oramai non ne riceviamo più che tanto abbiamo tutto e poi conta il pensiero).

venerdì 9 novembre 2018

Stardust - Apparizioni Sparse

Post dedicato a foto di donne sconosciute (sconosciute a me ovviamente) che mi hanno colpito, per un motivo o per l'altro (ma - fondamentalmente - perché si tratta di belle gnocche). C'è spazio anche per due cosplayers . Ci tengo a sottolineare che la pratica del cosplay faccio fatica a sopportarla ma c'è spazio per qualche eccezione (e il motivo - dirò in un momento di impietosa autoanalisi - temo sia sempre quello).
In realtà si tratta anche (solo in alcuni casi) di belle foto, sulle quali però non ho nulla da dire perché nulla so: né circa l'autore della foto né circa il soggetto ivi ritratto.


                                                                    Lamù - Cosplay

                                                           
                                                                  Miss Marvel - Cosplay






 
                                                                              Tette

                                                       Un tocco vintage - che non guasta

lunedì 5 novembre 2018

Pages of Bettie







An Unlikely Diary - Appunti Musicali

                                                 
                                                  BEACH BOYS - CAROLINE ,NO (1966)

Ci sono canzoni che - inevitabilmente - sfuggono di mano ai loro creatori. Questo pezzo chiude quel capolavoro assoluto che è 'Pet Sounds' ma rappresenta altresì (non nelle intenzioni ma di certo nel risultato) già una sorta di elegia nostalgica dei magici giorni che furono e - persino o forse soprattutto - di quelli che verrano: che tanto è sempre chiaro fin da subito che la felicità e troppo breve, dura un attimo e solo quand'è finita si rivela per ciò che è stata. Il testo parla semplicemente di un amore finito o non corrisposto o nato solo in parte - però mantiene quella dolce e naturalissima ambiguità tale da fargli assumere significati ancor più universali. Spezza il cuore e alla fine (ma solo nell'abum, nel singolo no) abbaiano i cani e parte il treno.

                                       
                  LUCIO BATTISTI - ABBRACCIALA ABBRACCIALI ABBRACCIATI  (1974)

L'album capolavoro della prima fase della carriera di Battisti (quella con Mogol per intenderci, l'unica considerata dai più) ma anche quello destinato a rimanere incompreso, quello privo dei singoloni che - volendo - ti possono sfinire in un mortale karaoke. A ben vedere 'Anima Latina' anticipa il Battisti degli anni '80 , quello che - ad un certo punto - diede libero sfogo alla sua voglia di sparire. L'album si apre proprio con questo pezzo, trionfo di psichedelia con fiati ben in evidenza in cui nella sostanza emerge quello che è poi il mood di tutto l'album ovvero l'idea di reinterpretare in chiave latina (nel senso più ampio del termine) pulsioni tipicamente prog e/o kraut. Il brano ha in se  una tensione libertaria e taumaturgica - pare invitare all'amore libero, purché sia libero sul serio.


                                FABRIZIO DE ANDRÈ - UN MALATO DI CUORE (1971)

Nella produzione di De André c'è davvero l'imbarazzo della scelta (e infatti è probabile che lo rincontreremo) ma il suo periodo forse di maggior splendore va fatto risalire al quinquennio ricompreso tra il 1969 e il 1973, ossia il periodo che potremmo definire dei concept album. Proprio qui esce il tanto celebrato 'Non al denaro non all'amore né al cielo' in cui il nostro rielabora, a modo suo , alcune tra le poesie dell'Antologia di Spoon River ,di Edgar Lee Masters, che più lo avevano colpito. Questo (come gli altri 3 concept) si distingue nettamente dal De Andrè degli esordi, che era - nella sostanza - uno chansonnier tout court , grazie ad un lavoro assai raffinato di orchestrazione ed arrangiamento che da un aspetto ai pezzi che sa andare ben oltre al contenuto letterario puro e semplice (comunque di altissimo livello). Gli arrangiamenti del disco erano curati da Nicola Piovani e a lavorarci ci furono anche vari collaboratori di Ennio Morricone (tra cui la corista Edda Dell'Orso e i cantori di Alessandro Alessandroni.) Potrebbe starci uno qualsiasi dei 9 brani dell'album: metto questa perché è meno nota e perché - in effetti - non manca mai di commuovermi.


                                             NEIL YOUNG - HEART OF GOLD (1972)

Tra i pezzi più amati di quello che è stato certamente l'album più noto (ma anche più mainstream) del vecchio Neil. Capita magari di avere una copia di Harvest in casa persino senza saperlo, capita che quei pezzi siano amati anche da persone davvero insospettabili (ma solo quelli , il resto è sconosciuto). Tutto sommato l'equazione è semplice: le canzoni sono belle (anche molto), non si prendono tanti rischi (è quasi tutto acustico e poi Neil non è in compagnia della sua vera band cioè i Crazy Horse) ma dicono quel che devono dire - che all'epoca non era sempre roba allegra. Ecco: il bello di questo pezzo è proprio la sua capacità di trovare ciò che ci unisce. E la ricerca di un simbolico cuore d'oro , agognato eldorado sentimentale , è cosa che davvero accomuna tanti.Forse è il cuore di qualcuno da amare o forse la ricerca mira al meglio che c'è in noi, sotto la patina di merda.

                                     
                       13TH FLOOR ELEVATORS - YOU'RE GONNA MISS ME (1966)

L'attacco di chitarra a precedere l'evocativo suono dell'elettric jug di Tommy Hall - subito dopo entra la voce di Roky Erickson (ad intonare : Oh yeah! Ahh! e poi You're gonna wake up one morning as the sun greets the dawn...) ed è subito magia ma di quella vera, di quella che riserva meraviglie ma poi è anche cattiva. 
Primo e più famoso singolo degli elevators nonché pezzo che ne apre il primo album (che è splendido tutto - non una semplice raccolta di singoli come all'epoca si usava ancora spesso)You're gonna miss me è anche uno dei pezzi più coverizzati dalle garage bands d'ogni tempo e luogo e ci restituisce il gusto (lungo - infinito quasi) d'una musica che - pur semplice - seppe scoprirsi come luogo del possibile - inizio del viaggio per la 'terra incognita'. E comunque 'I'm not comin' home'.

martedì 23 ottobre 2018

Pages Of Bettie

Il riflusso: quello degli anni '80, il ripiegamento nel privato - armati di disgusto o forse solo di stanchezza. Non mi piace e non lo auspico ma mai come in questi tempi lo comprendo. Un feedback mediatico ci rimbalza tra Salvini e Di Maio fino a Beppe Grillo (mai che un vaffanculo ce lo tolga dalle palle) e poi ancora Matteo Renzi, Diego Fusaro, Lorella Cuccarini (neo esperta di economia), no vax, Trump e la possibile fine dell'accordo sul disarmo nucleare. E qui mi fermo perché ci deve essere un limite anche alla merda.