La visione di "Sesso nero" ,oggi - a più di 30 anni di distanza dall'uscita (per quanto le riprese risalissero al 1978) è sorprendente per più di un motivo. Innanzitutto l'impegno registico e degli attori - assolutamente non inferiore a quello profuso in altre pellicole a basso costo seppure non a luci rosse; poi lo spiegarsi della storia fondata su una sceneggiatura discretamente solida (scritta,tra gli altri dal solito Luigi Montefiori a.k.a. George Eastman,abituale collaboratore di D'amato anche in veste d'attore,anche se mai impegnato in performance hard). Infine - ma è la cosa più importante - l'atmosfera che si respira dall'inizio alla fine del film - un rapporto dialogico tra eros e thanathos,tra malattia,innocenza perduta ,fuga onirica e voodoo in cui le scene porno sanno inserirsi con rara maestria senza dare fastidio ma anche senza diventare assolute protagoniste. Un risultato per tanti versi miracoloso e ripetuto pochissime volte: un'ibridatura davvero più eccitante del sesso in quanto tale che lo stesso D'amato ripeterà alcune volte nello stesso periodo storico; da citare perlomeno le atmosfere acide e mortifere del coevo "Porno holocaust" e il porno horror per eccellenza - oggetto alieno nel nostro cinema "Le notti erotiche dei morti viventi" (in cui c'è più horror che porno - ma è il fatto che scene hard comunque ci siano e siano previste in quanto tali a fare la differenza)
In "sesso nero" troviamo il ricco Mark (Mark Shannon a.k.a. Manlio Cersosimo,presenza assai frequente nel primo hard made in italy) a cui viene diagnosticata una malattia alla prostata che gli provoca dolori lancinanti e la cui cura lo renderà impotente. Prima di farsi operare decide di tornare a S.Domingo,unico posto al mondo dove - anni prima - era stato felice ed aveva conosciuto l'amore di una ragazza del luogo. La ragazza in questione era morta anche a seguito del rifiuto di Mark di proseguire la relazione,così che il padre di lei ne ha improgionato l'anima in una bottiglia allo scopo di scatenare la vendetta contro l'americano una volta che questi fosse tornato.
Tra gli interpreti troviamo Annj Goren (Anna Maria Napolitano) nella parte della ragazza che torna dalla morte (anche se le cose poi non sono proprio come sembrano...) e che appare un pò palliduccia per essere un'indigena (ma che importa) e Lucia Rodriguez,bellezza locale che appare in altri film di Massaccesi del periodo Dominicano,qui nel ruolo della moglie di un amico di Mark che quest'ultimo ricatta per scopi sessuali. Nel cast poi anche varia manovalanza locale tra prostitute (pare) e baldi giovini volenterosi. Le musiche sono di Nico Fidenco anche se probabilmente riciclate da qualche altro film della factory D'amato.
il MAGNANI dice: 8
Lucia Ramirez
Annj Goren
stream of consciusness - un pò prima del tragico finale
Nessun commento:
Posta un commento