Manco a farlo apposta è nuovamente scattata la censura di facebook. Ancora a causa di Bettie Page (delle tette o - per la precisione - dei capezzoli). L'algoritmo malefico ha colpito ancora ed è stato tempestivo.
Avevo messo il link del precedente post sulla mia pagina FB. Resomi conto che la foto scelta (in automatico) come anteprima vedeva la divina Bettie con le tette al vento ho immediatamente tolto il post ma - evidentemente - non sono stato abbastanza tempestivo.
Forse dovrei scusarmi con tutti coloro che - in quei 30 secondi - si saranno sentiti turbati. Dopotutto uno va su Fb per inneggiare ai campi di sterminio e difendere Salvini dai cattivacci comunisti pro-negri e anti-italiani e si trova davanti una donna nuda: si rischia di diventare intelligenti (e non sia mai!).
Comunque poco male - proseguiamo.
Elenco blog personale
venerdì 27 luglio 2018
venerdì 20 luglio 2018
Pages of Betty
Intanto mi scuso per l'assenza prolungata. Ho tenuto il blog in animazione sospesa, preso dalla sconfortante consapevolezza che di certi argomenti al mondo circostante importa poco. Eppure a volte mi va di scrivere o di fissare certe immagini in quello che è (come forse è giusto che sia) una sorta di diario. Non strettamente privato però ma anzi aperto a chiunque voglia partecipare, anche solo per dare uno sguardo.
Riprendo qui una mia rubrichina che tenevo su una pagina di Facebook (https://www.facebook.com/RadioBoia/?ref=bookmarks) che mi diverto a gestire alternando foto e musica. In quella sede sono stato ripetutamente censurato a causa delle 'offensive immagini di nudo'. Anche di questo mi sono fatto una ragione ma non per questo smetterò di invitare Zuckerberg e soci a farsi curare il cervello.
Comunque - ovviamente - si parla della divina Bettie Page.
Riprendo qui una mia rubrichina che tenevo su una pagina di Facebook (https://www.facebook.com/RadioBoia/?ref=bookmarks) che mi diverto a gestire alternando foto e musica. In quella sede sono stato ripetutamente censurato a causa delle 'offensive immagini di nudo'. Anche di questo mi sono fatto una ragione ma non per questo smetterò di invitare Zuckerberg e soci a farsi curare il cervello.
Comunque - ovviamente - si parla della divina Bettie Page.
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